Care mamme, cari babbi,
questo ultimo mese è stato per noi un mese di fuoco… come ben sapete, Farollo è stato operato d’urgenza e abbiamo sospeso molte delle attività della libreria.
Abbiamo in arretrato newsletter e calendario attività ma scegliamo di prenderci un momento stamane per scrivervi e condividere con voi dei pensieri da giovani librai che, a nostro parere, hanno la priorità in questo momento.
Sul nostro specchio delle parole in questi giorni c’è l’hashtag #ioleggononcensuro, la scorsa primavera c’era l’hashtag #ioleggononbrucio e ci sembra doveroso spiegarvi il perché.
Negli ultimi mesi si sta parlando tanto dell’editoria per l’infanzia ed in particolare di alcuni titoli e case editrici i cui libri, prima, hanno rischiato di essere bruciati in piazza a Milano ed ora sono stati banditi dai nidi e dalle scuole dell’infanzia di Venezia.
Premettendo che noi siamo contrari ai roghi dei libri, che ricordano periodi bui, condividiamo con voi il fatto che sinceramente non capiamo il perché della richiesta di censura.
Noi crediamo fortemente che sia un diritto dei genitori scegliere per i propri figli i libri che siano in linea con i propri principi, valori e sistema di credenze.
Crediamo fortemente che per consentire a tutti i genitori di esercitare questo diritto sia obbligo dei luoghi di cultura (come le scuole, le biblioteche e le librerie) avere tutto.
Crediamo che sia obbligo di questi spazi fa sentire accolto ogni bambino e ogni famiglia.
Crediamo inoltre che sia importante oggi più che mai parlare di intercultura, multicultura, diversità.
Ecco perché #noileggiamononcensuriamo.
Ecco perché lo scorso lunedì, per l’appuntamento con le storie di Falpalà, abbiamo scelto di leggere:
– “Ninna nanna per una pecorella” di Eleonora Bellini – Topipittori
– “Piccolo blu e piccolo giallo” di Leo Lionni – Babalibri
Ecco perché lunedì leggeremo:
– “Salverò la principessa” di Cinquetti Nicola,Vignale Silvi – Lapis Edizioni
– “Forte come un orso” di Stangl Katrin – Topipittori
Ci piace comunque credere che quello che sta succedendo possa essere l’occasione per incuriosirsi, domandare, confrontarsi.
Su quest’onda e con il nostro sincero stupore per l’accaduto, vi invitiamo a venire in libreria a consultare i 49 libri incriminati perché per poter esercitare il proprio diritto alla scelta è fondamentale conoscere.
Noi, come sapete bene, siamo pronti ad illustrarvi tutti i libri che desiderate. A leggerli, raccontarli, provare a capirli insieme.
Compatibilmente alla salute di Farollo e alle attività che andremo a riprendere, Falpalà dedicherà la sua rubrica alla condivisione di alcuni dei suddetti titoli.
Grazie per l’attenzione che ci dedicherete.
Noi vi invitiamo ad ascoltarci, poi giudicherete voi.
Farollo e Falpalà
Vorrei che tutti leggessero,
non per diventare letterati o poeti
ma perché nessuno sia più schiavo.
Gianni Rodari
Qui di seguito la lista dei titoli incriminati tratta dall’articolo dell’8 luglio 2015 del quotidiano “La Nuova di Venezia e Mestre”