Farollo e Falpalà Stamane in libreria ci sono mille cose da fare.
Sono arrivati tanti libri nuovi e meravigliosi: c’è da spuntare, catalogare, inserire nel gestionale, sitemare ed annusare. Esatto. Annusare.
Lasciarsi inebriare dal profumo delle nuove storie.
Starnutire per la polvere dei magazzini.
Emozionarsi per amici ritrovati.
Ed è per un amico ritrovato che mi fermo e vi scrivo. Perché voglio godere pienamente dell’emozione che vivo quando lo strigo e voglio condividerla con voi.
Sto parlando di “Gli Uccelli” di Germano Zullo, illustrazioni di Albertine – Topipittori.
Un libro che sembra presentarsi come un senza parole, dalle illustrazioni lineari e dense di colore.
Ma il testo all’improvviso si rivela ed arriva piano, come una carezza. Subito rende ancora più forte il colore del deserto e del camioncino rosso.
“Certi giorni sono diversi.
Potrebbero sembrare giorni qualunque.
Ma hanno qualcosa in più.
Non molto.
Solo un dettaglio.
Minuscolo.”
In questo libro c’è tanto. C’è amicizia, incanto, stupore. C’è la capacità di ascoltare e ascoltarsi.
Perché i dettagli, per loro natura, sono piccoli…molto spesso minuscoli.
Perché i dettagli “non sono fatti per essere visti, ma per essere scoperti“, e per farlo bisogna prendersi il tempo di osservare, di aprire il cuore. Bisogna concedere ai dettagli il tempo di presentarsi ed essere compresi.
Bisogna scegliere di regalarsi un tesoro.
Perché i dettagli saranno anche piccoli ma
“un solo minuscolo dettaglio può cambiare il mondo“.
Mamme e Babbi, Zie e Zii, Nonne e Nonni leggetelo. Leggetelo per voi. Leggetelo ai vostri bambini.
Io ve lo dedico.
Perché vi auguro di poter scoprire i vostri dettagli.
Perché vi auguro di non smettere mai di stupirvi del mondo e di voi stessi.
Falpalà
